Cenni storici su Caturano Stampa E-mail

Da http://sanmarcello.splinder.com
sito-web ufficiale della Parrochia di San Marcello Martire sita in Via Giulio Cesare a Macerata Campania (CE)

Il villaggio di Caturano, fu uno dei più antichi Casali della Città di Capua. Gli Istrumenti del Monastero di Capua riportano: “Il Casale di Caturano è molto antico ed esisteva nella terra dei Lanei (Lagni), già nel 1272”.
Nella pergamena dell’Archivio Arcivescovile di Capua del 1237, viene descritta la vendita del Casale di Caturano di un pezzo di terra da Roberto da Venafro e Giovanna Carro, ad Adenolfo tanto per loro che Pietro delle Vigne (Ministro consigliere di Federico II).
In questo contesto storico del Casale di Caturano, è collocata la Chiesa Parrocchiale sulla cui epoca di fondazione non vi è una memoria certa. Certo è che essa fu una delle più antiche chiese della Diocesi di Capua, così come riportato nelle fonti storiche. Essa fu edificata sotto il titolo di San Marcello centurione romano, martire della fede cristiana nei primi secoli dell’era cristiana. Sembra proprio che il martirio avvenne alle porte del Casale di Caturano.
La nostra Parrocchia, certamente già esisteva negli anni 1308-1310 come chiesa assoggettata al pagamento delle decime a favore della Diocesi di Capua, unitamente ad una altra chiesa: “Ecclesia Sancti Leuci et Ecclesia Santi Marcelli de Villa Caturano” (archivio storico di Terra di Lavoro; vol VI, pag. 393).
Nell’atto notarile del 23 maggio 1684 si legge che, in tele giorno ed anno, venne trasportata a Caturano, proveniente da Capua (Cenobio di S. Maria Maiella dei Celestini), dove era stata già trasportata dal cimitero dei SS. Callisto e Damiano in Roma, la reliquia dell’osso dell’omero destro del Santo Marcello, deposta e tuttora giacente nel petto della statua lignea del Santo, che è attualmente situata nella nicchia di sinistra al lato del presbiterio. La donazione della reliquia alla chiesa, è certamente da collegarsi al luogo del martirio avvenuto nel casale di Caturano sotto il prefetto Agricolano.

Chiesa di San Marcello Martire a Caturano, Macerata Campania (CE) 
Chiesa di San Marcello Martire a Caturano, Macerata Campania (CE)

Descrizione dello stato della chiesa secondo le scritture dell’archivio pastorale (1778-1842)
La chiesa è situata in mezzo al Casale e confina ad oriente con la via Sacra o Croce (ora via G. Cesare), Vico Chiesa a settentrione, cortili privati agli altri due lati, case addossate ai muri della chiesa. Ha due porte, una grande che corrisponde alla navata grande, in prospettiva all’altare maggiore ed una piccola che sta a mano sinistra e che immette nella navata più piccola. Sopra la porta grande vi è una vetrata con ferriata. Una croce di ferro sta sulla vetta del frontespizio.
Nella navata maggiore vi è il soffitto pittato con rose indorate nelle fondi e all’intorno. In mezzo al soffitto vi è un quadro grande con cornice indorata che rappresenta il Martirio del Glorioso San Marcello. La nave minore è fatta a lamia. Ambedue le navi sono coverte a tetto.
All’interno della chiesa ci sono dieci altari.
Sul frontespizio che dà sulla via pubblica, a mano destra, vi è il campanile con due finestre ove giacciono due campane una dal peso di un cataro alta circa tre palmi con due figure, e una campana piccola. Il vaso della chiesa è di circa 55 palmi di larghezza e della lunghezza di circa 90 palmi.
Sul presbiterio e sulla cappella del SS. Corpo di Cristo, che attacca con il presbiterio, vi è un’altra cupola più piccola di quella che sta sopra questi. Il presbiterio è chiuso dalla navata grande con una ringhiera di ferro fuso ben lavorato con cancelletto; anche la cappella del SS. Corpo di Cristo è chiusa dalla nave piccola con balaustra e cancelletto di ferro della stessa fattura.
L’altare maggiore, situato nel presbiterio, è di pietra ornato di stucco ben lavorato a vari colori marmorei; in mezzo il tabernacolo di fabbrica foderato di seta con portellino in legno.
 Il pavimento della navata piccola è di quadrelli di creta; quello della navata grande è a lastrico e nel presbiterio è di quadrelli colorati di vario colore.
Antistante alla chiesa, davanti alle due porte, vi è un atrietto (sagrato) appartenente alla chiesa stessa, chiuso da un muro verso il Vico Chiesa. Dietro alla navata piccola, con ingresso dalla cappella del SS. Corpo di Cristo, vi è la sacrestia con pavimento in lastrico, soffitto in legno con incartata e due finestre, una dalla parte meridionale e l’altra dalla parte occidentale con vetrate e inferriate fisse.
Nella navata grande, nel muro a mano destra, vi sono tre finestre con vetrate e due finestre con vetrate a mano sinistra. A mano destra della nave grande, vi è un pulpito in legno con crocifisso per predicare. Anche sul frontespizio, sopra la porta grande vi sono due finestre rotonde con vetrate.
A mano destra quando si entra per la porta della nave grande, vi è una scalinata tutta di legno che conduce all’organo, alle campane e all’orologio.
Il soffitto della nave grande è di legno fatto a cascioni quello poi della nave piccola è di fabbrica fatta a volta.
Nella cappella della navata minore si trovano costruiti sotterranei nei quali avveniva la sepoltura dei defunti. Ciò fino all’anno 1837 fino cioè alla costruzione di Macerata Campania. Tale sepoltura veniva eseguita mediante cataletto situato alla Cappella del Monte dei Morti.
A Caturano, va annoverata anche una altra struttura cara a tutti: la Cappella del Crocifisso.
Il nome fu dato dalla statua lignea del Cristo che  accoglie. La Cappella fu edificata nel 1865 grazie alle offerte dei fedeli. Con il passare del tempo, però, la trasformazione urbanistica del luogo ha fatto sì che la vecchia Cappella fosse abbattuta in modo da costruirne una nuova poco distante.

Processione dedicata a San Marcello Martire (Caturano - 1993)
Processione dedicata a San Marcello Martire (anno 1993)

Modifiche e lavori effettuati nelle epoche passate alla chiesa parrocchiale
Numerosi lavori di riparazione, restauro e modifiche ad alcune parti della chiesa sia all’interno che all’esterno sono stati effettuati nelle epoche passate sull’organismo originario.
Si ricorda che la manutenzione delle parti generali della chiesa, un tempo era affidata alla generosità del popolo mentre le cappelle e gli altari erano curati e gestiti dalle congreghe e confraternite per atti istituzionali con le rendite ed i capitali istituiti a loro favore.
Successivamente la manutenzione delle parti generali passò al Comune di Macerata Campania a carico del quale oggi, pare, esista solo l’onere di manutenzione dell’orologio su frontespizio.
Si riporta una descrizione dei suddetti lavori di riparazione, restauro e modifiche, come ricavata dalle scritture e dagli atti parrocchiali.

  • 1754 - Lavori di riparazione non meglio specificati.
  • 1856 - Restauro del frontespizio e riparazione della volta della navata maggiore.
  • 1872 - Ricostruzione della volta della navata grande, volta a botte e mattoni, in sostituzione del   vecchio soffitto in legno a cascioni.
  • 1873 - Riparazione di lesioni nel presbiterio e nella Cappella de SS. Corpo di Cristo per “assestamento del pilastro intermedio”.
  • 1885 - Riparazioni di lesioni sul frontespizio e sulla volta della navata grande.
    Spostamento del campanile: i lavori di costruzione del nuovo campanile, non contemplati all’epoca, furono ultimati nel 1946 con la costruzione del secondo piano e della cupola.
    Contemporaneamente l’atrio d’ingresso della navata grande divenne un antiporto di legno orchestra di fabbrica e anche di fabbrica divenne la scalinata di legno per accedere alla loggia cantoria a sostegno della quale  furono anche costruiti i due laterali.
  • 1906 - Restauro con rivestimento in marmo colorato dell’altare maggiore.
  • 1922-24 - Crollo della volta a botte della navata maggiore e sua ricostruzione con soffitto piano in ferro e voltine di mattoni bucati. Esecuzione del dipinto al centro del soffitto medesimo.
  • 1938 - Rifacimento del manto di copertura della navata piccola con tegole alla marsigliese in sostituzione dei vecchi coppi e canali.
  • 1975-76 - Sostituzione dei pavimenti delle due navate con lastre di marmo di tipo perlato.
  • 1977 - Rifacimento del manto di copertura del tetto della navata maggiore con impiego di tegole alla marsigliese in sostituzione dei vecchi tegoloni di argilla. Lavori di restauro al frontespizio. Trasformazione del solaio in legno con incartata della sagrestia con solaio in c. a.
    Costruzione ex novo di un locale in muratura uso ufficio sagrestia.
    Costruzione di scala di collegamento con il sottotetto della sagrestia in cemento armato e del solaio della loggia cantoria in ferro.
  • 2003 - Risanamento strutturale della cupola sull’abside e della cupola della navata laterale degradate a causa delle infiltrazioni delle acque meteoriche e di segni di cedimento strutturale di carattere localizzato. Risanamento strutturale delle volte della navata laterale mediante realizzazione di un guscio portante ancorato alle mura perimetrali. Risanamento della copertura e demolizione del solaio piano intermedio preesistente nella navata grande che versava in condizioni statiche e funzionali degradate.
Fonte: Perizia Tecnica di Ristrutturazione, 2003.
 
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